In cucina lo chef Davide Di Dio porta la sua ventennale esperienza sul territorio.
La tradizione ha segnato la sua formazione, mentre la voglia di evolversi – insieme al desiderio di seguire le emozioni che un piatto può dare – ha fornito la spinta per ricercare nuove tecniche. Esasperazioni, combinazioni audaci, fusione tra cucine fino all’illuminazione: ogni piatto deve rappresentare chi lo cucina e il suo vissuto.
Trovare il gusto giusto è sempre una sfida stimolante: per ognuno di noi il gusto è anche territorio di sentimenti profondi, quasi ancestrali, ricordi di cui a malapena abbiamo coscienza, i sapori della mamma o della nonna, legati talvolta alle storie tramandate in famiglia… E tutto ciò che sfiora queste corde suscita inevitabilmente emozioni. Ed è qui che entra in gioco la personalità del cuoco che, con amore e rispetto, trasforma la materia prima in cibo. E così in ricordo.
Sarà quindi consuetudine trovare piatti che affondino le radici nella tradizione, ma con personalità: zuppe, creme e vellutate calde – ma anche quelle fredde nel periodo estivo! – saranno il richiamo principale, e poi secondi sorprendenti – un avvicendamento di piatti che settimanalmente cambieranno per dare ai nostri clienti varietà e freschezza, rivolti scrupolosamente alla stagionalità dei prodotti e all’impiego di materie prime selezionate. Questo il mantra che è in fondo l’anima di SUPA: un luogo che sogna lontano con i piedi ben piantati nel territorio.